Nuovi obblighi sui catastrofali
Tutte le imprese italiane devono stipulare una polizza contro eventi catastrofali
Scopri tutto sulla polizza eventi catastrofali obbligatoria per le imprese secondo la Legge di Bilancio 2024

Un nuovo obbligo per le imprese, una nuova forma di tutela
Il cambiamento climatico e l’aumento della frequenza di eventi naturali estremi hanno reso la protezione delle attività produttive una priorità assoluta. È in questo contesto che si inserisce la polizza assicurativa obbligatoria contro gli eventi catastrofali prevista dalla Legge di Bilancio 2024. Quest’ultima stabilisce che tutte le imprese con sede legale o operativa in Italia sono tenute a dotarsi di una copertura assicurativa contro i principali disastri naturali.
Un importante aggiornamento è arrivato con il Decreto-Legge n. 39 del 31 marzo 2025, che ha introdotto una proroga dei termini per la stipula delle polizze, offrendo più tempo alle imprese per mettersi in regola. Ma attenzione: la proroga non elimina l’obbligo. Al contrario, sottolinea la necessità di proteggere il patrimonio aziendale in modo consapevole e tempestivo.
Legge di Bilancio 2024 e Decreto-Legge 39/2025
La Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (Legge di Bilancio 2024) ha introdotto l’obbligo, per tutte le imprese italiane, di stipulare una polizza assicurativa contro eventi catastrofali come: terremoti, alluvioni, frane, sismi, esondazioni. L’obiettivo della normativa è duplice: da un lato, tutelare il tessuto economico del Paese, spesso messo in ginocchio da calamità naturali; dall’altro, ridurre l’onere economico dello Stato in caso di emergenze, spostando parte della responsabilità sulla gestione del rischio.

Chi è obbligato a stipulare la polizza eventi catastrofali
Con l’entrata in vigore del Decreto-Legge n. 39/2025, il Governo ha riconosciuto le difficoltà operative e burocratiche riscontrate dalle imprese nella fase iniziale. È stata quindi prorogata la scadenza per la stipula delle polizze catastrofali, dando più tempo alle aziende per adeguarsi. Le nuove scadenze saranno specificate dai decreti attuativi, ma il messaggio resta chiaro: l’assicurazione è obbligatoria, e chi non si adegua rischia sanzioni e scoperture dannose. L’obbligo di stipulare una polizza contro i rischi derivanti dagli eventi catastrofali si rivolge a tutte le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione nel registro delle imprese.
Per le micro e piccole imprese e tutte le imprese di pesca ed acquacoltura, la scadenza è il 31 dicembre 2025
Per le medie imprese la scadenza è il 1 ottobre 2025
Per le grandi imprese, la scadenza per stipulare il contratto era il 31 marzo 2025, ma fino al 30 giugno 2025 hanno tempo per adeguarsi all'obbligo senza subire penalizzazioni nell'accesso a eventuali incentivi o contributi pubblici
Perché questa polizza è fondamentale per le imprese italiane
L’Italia è tra i Paesi europei più esposti a rischio sismico, idrogeologico e vulcanico. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a: terremoti devastanti (come in Abruzzo e Centro Italia); alluvioni in Emilia-Romagna, Marche, Toscana: frane e smottamenti in tutto il territorio nazionale. I danni economici causati da questi eventi sono spesso miliardari e molte imprese, non essendo assicurate, si sono trovate senza strumenti per ripartire. La nuova polizza obbligatoria rappresenta quindi una garanzia di continuità operativa e un vero strumento di resilienza.
Cosa copre la polizza catastrofale obbligatoria
Ogni compagnia assicurativa può offrire pacchetti integrativi per personalizzare la copertura in base alla localizzazione dell’attività, al settore di appartenenza e al livello di rischio. Le coperture minime previste dalla normativa includono:
Danni materiali diretti:
Ai beni dell’azienda (immobili, macchinari, attrezzature, merci)
Danni materiali diretti:
Tra cui interruzione dell’attività, perdita di profitto)
Eventuali spese:
Per la rimozione dei detriti e messa in sicurezza
Sanzioni e conseguenze per le imprese non in regola
Le imprese che non si assicurano contro i rischi derivanti da eventi catastrofali sono esposte a conseguenze negative sia di natura economica che legale. Le conseguenze sono le seguenti:
Possibile perdita di risorse pubbliche:
Le imprese non assicurate sono sfavorite nell’assegnazione di risorse economiche come contributi, sovvenzioni, agevolazioni a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
Perdita di patrimonio aziendale:
Le imprese non assicurate devono sostenere interamente i costi di ripristino a seguito di un sinistro catastrofale. I più comuni sono proprio quelli di riparazione o sostituzione dei beni danneggiati da eventi catastrofali, che possono essere di importi molto elevati e mettere a rischio la sopravvivenza dell'impresa.
Perdita di competitività:
Le imprese non assicurate, non potendo contare sul sostegno assicurativo, possono subire un’interruzione o una riduzione dell’attività produttiva e commerciale che può comportare maggiori rischi di perdita di mercato, di clienti, di fatturato, di redditività.

Proteggere l’impresa è un dovere e una scelta intelligente
La polizza eventi catastrofali obbligatoria non è solo un adempimento normativo. È un vero investimento nella stabilità e nella continuità del business. Le recenti disposizioni legislative – dalla Legge di Bilancio 2024 al Decreto-Legge 39/2025 – rafforzano il messaggio: le imprese devono proteggersi, oggi più che mai.
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